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Il critico enogastronomico Salvatore Marchese recensisce il cioccolato Noalya

in News ed Eventi - il 18 Luglio 2019

 

Il noto critico enogastronomico Salvatore Marchese recensisce il cioccolato Noalya in seguito alla visita presso la Scuola Tessieri, sede della Scuola di Cioccolato Noalya, in occasione dell’intitolazione della nuova biblioteca al giornalista Federico Ricci, suo esimio collega.

 

 

Salvatore Marchese durante la degustazione dei cioccolati Noalya Cioccolato Coltivato 

 

“Devo ad Alessio Tessieri la grande soddisfazione dell’apprendimento delle premesse indispensabili per addentrarsi nell’affascinante e complesso mondo del cacao e del cioccolato di pregio. Tutto risale ad oltre vent’anni or sono, quando era ancora coinvolto nell’azienda Amedei di Pontedera, leader del settore. Ebbi il privilegio di partecipare ad alcune degustazioni esclusive per approfondire la conoscenza delle caratteristiche organolettiche delle varie tipologie di cioccolato definite a “monorigine”: ricavate, di conseguenza, con l’esclusivo impiego dei cacao di areali ben determinati. Sul gustoso argomento scrissi un articolo nella rubrica “Gli sfizi”, pubblicata dal settimanale L’espresso. Il tema fu molto apprezzato dai lettori e nei giorni successivi ricevetti un’infinità di richieste di ulteriori notizie. In pratica, gli assaggi di allora mi hanno dischiuso impressionanti e piacevolissimi orizzonti. Recentemente, ho avuto la gradita occasione di incontrare Alessio Tessieri a Ponsacco, nei pressi di Pisa, nel cuore della Toscana, nella sua famosa scuola di alta cucina e pasticceria, dove sono organizzati corsi specifici per professionisti ed appassionati. Qui, con il marchio Noalya, egli continua ad occuparsi con ragguardevole passione delle splendide magie del cioccolato di alta qualità. La circostanza si è rivelata assai propizia sul piano didattico grazie alle sue spiegazioni. Ho potuto apprezzare, così, il meraviglioso prodotto ottenuto con il cacao coltivato in Venezuela in una piantagione di sua proprietà. Mi hanno fatto una enorme impressione, inoltre, un cioccolato del Perù ed uno, veramente insolito, del Vietnam.

Mi ha entusiasmato ancora una volta, inoltre, il confronto con una raffinata prelibatezza del Madagascar, per la sua interminabile suadenza. Dalle Ande al Sud Est asiatico, dai Caraibi all’Africa: il profumo e gli aromi di quello che veniva considerato il “cibo degli dei” mi portano dolcemente a spasso per il pianeta, tra sogno e realtà e il punto di riferimento del mio sereno girovagare è proprio Alessio Tessieri.”

 

Salvatore Marchese

 

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